Spiare Whatsapp con Bosspy

Spiare Whatsapp con Bosspy

18 Giugno 2015 0 Di gnius

Spiare Whatsapp con Bosspy 18

Utilizzato ormai da milioni di utenti al pari di social network come Facebook e Twitter, Whatsapp è uno strumento da utilizzare però con le dovute cautele, poiché attraverso questa app è possibile inviare materiale audio-video o messaggi personali che potrebbero rischiare di finire sugli smartphone sbagliati.

Parallelamente alla progressiva diffusione di Whatsapp infatti sono stati creati dei metodi per spiare le attività sulla nota app di messaggistica.

A tal proposito esiste un servizio gratuito e semplice da utilizzare chiamato il cui unico requisito, per poter funzionare correttamente, è avere accesso per un paio di minuti al dispositivo che si intende spiare.

Dopo la registrazione sul sito ufficiale di Bosspy è possibile accedere alla guida che, in modo dettagliato, spiega come effettuare il download e l'installazione di questo programma nello smartphone della persona che si intende monitorare.

L'installazione è possibile sia su dispositivi iOS che Android: una volta terminata è sufficiente accedere al proprio profilo personale con le proprie credenziali ed inserire le impostazioni della casella email personale, attraverso la quale si riceveranno le informazioni ‘catturate‘ dal Whatsapp del proprio obiettivo.

Ultimo passaggio consiste nell'impostare la frequenza con la quale si intende ricevere informazioni sulla casella di posta elettronica: oltre ai messaggi Whatsapp si riceveranno anche le liste relative agli SMS e alle chiamate effettuate nel lasso di tempo prestabilito.

Bosspy è un software di facile utilizzo e può essere, ad esempio, uno strumento per i genitori troppo apprensivi, che vogliono sapere tutto dei loro figli quando non sono in casa.

Ma spiare Whastapp ed altri strumenti di comunicazione via smartphone è potenzialmente pericoloso e dunque va usato con la dovuta moderazione in quanto si potrebbe violare la privacy del soggetto con il rischio di incorrere in sanzioni penali.

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